Cinque Terre in Kayak (o Sup): 5 spot da sogno
La meraviglia delle Cinque Terre in Kayak (o in Stand Up Paddle Board): una prospettiva unica e luoghi inaccessibili ad altri . Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sono i cinque paesi ormai famosi in tutto il mondo, frequentati sia dagli amanti dello sport outdoor che dagli appassionati di cucina e del buon vino.
La visita di questo tratto di costa ligure dal mare, attraverso imbarcazioni a remi quali kayak e sup, regala sempre panorami mozzafiato e scorci originali delle caratteristiche casette colorate. Inoltre questa zona, grazie alla sua conformazione geologica, è ricca di grotte, piccoli porti naturali e piccole spiagge raggiungibili solo via mare.
Abbiamo già parlato in precedenza del kayak e del sup concepiti come mezzi da esplorazione dei luoghi più esclusivi e irraggiungibili della costa (vedi articolo “4 luoghi dell’AMP di Portofino che puoi raggiungere solo in kayak o sup”).
Dopo aver parlato della costa del Promontorio di Portofino oggi partiamo alla scoperta della costa del Parco Nazionale delle Cinque Terre in Kayak (o Stand Up Paddle).
Punta Mesco:
Quando si parla di Cinque Terre in Kayak si pensa subito ai villaggi pittoreschi che la contraddistinguono e spesso ci si dimentica di Punta Mesco!
L’Area Maria Protetta delle Cinque Terre è delimitata a levante e a ponente rispettivamente da: Punta Mesco e Punta Montenero. Grazie al loro interesse scientifico e naturalistico entrambi i capi sono diventati zona A a riserva integrale, per cui l’accesso è strettamente limitato a scopo scientifico (vedi articolo “In kayak alle cinque terre con biologia marina”).
Nonostante l’accesso alla punta vera e propria sia interdetto, vale la pena partire dalla spiaggia di Monterosso al Mare e dare qualche pagaiata al largo in direzione di Punta Mesco (facendo attenzione ad non oltrepassare le boe gialle dell’AMP che delimitano la riserva).
Già a questa distanza si è in grado di apprezzare la particolare morfologia di questa scogliera, che la rende unica e riconoscibile tra tutti i capi della costa ligure.
Da qui volgendo lo sguardo verso a est, verso Punta Montenero, si apre una vista a dir poco spettacolare su tutto il Parco delle Cinque Terre fino a Portovenere con le sue isole Palmaria, Tino e Tinetto (scopri i nostri tour alle Cinque terre e a Portovenere).
Il Portetto:
Questo piccolo e suggestivo porto naturale si trova in prossimità del porticciolo di Monterosso al Mare.
Quando si sbarca e ci si tuffa nelle acque di questo piccolo paradiso nascosto, si ha quasi l’impressione di nuotare in una piscina privata! Grazie alla disposizione delle rocce questo angolo è particolarmente protetto da vento e onde, perciò si distingue per l’acqua cristallina quasi sempre calma e liscia come uno specchio.
Posto ideale per una sosta tranquilla o per rilassarsi guardando un bel tramonto seduti sugli scogli.
La Cascata dell’Acquapendente:
Continuando in direzione Vernazza, nascosta tra le rocce si trova la Cascata dell’Acquapendente. Alta e sottile taglia la scogliera e il rumore dell’acqua bianca che scende si confonde con quello delle onde del mare. Il mix di acqua dolce e salata dà vita alla base della cascata ad un praticello di alghe di un verde vivo che risalta nel grigio scuro della roccia.
Nelle calde giornate estive la sosta con doccia rigenerante sotto l’acqua gelida della cascata è d’obbligo! Durante le altre stagioni invece diventa sfida per i più temerari.
Attenzione: data la presenza di molte specie di alghe, la scogliera in questo punto è molto scivolosa. Se avete intenzione di scendere a terra vi raccomandiamo sempre di portare, in qualsiasi stagione, delle calzature con un’adeguata suola antiscivolo.
La Grotta della Maimuna:
Lungo la scogliera, nei pressi di Vernazza, si trova la famosa Grotta della Maimuna. Data la sua conformazione la visita di questa insenatura stretta e profonda è possibile solo alle piccole imbarcazioni come kayak e Stand Up Paddle.
Affascinante e misteriosa, l’origine del suo nome si perde nella leggenda. Si racconta infatti che in un tempo lontano una giovane ragazza di nome Maimuna si rifugiò in questa grotta per fuggire all’attacco di una nave pirata. Rimasta intrappolata dalla risacca venne condannata a passare l’eternità in questo luogo. Secondo la leggenda ancora oggi durante le notti di tempesta si possono udire le sue urla di aiuto provenire dal fondo della grotta.
Spiaggia del Guvano (Cinque Terre in Kayak- lo stop perfetto):
Dati gli spazi ridotti offerti dal territorio in questa zona, quella del Guvano è una delle spiagge più estese e belle delle Cinque Terre. Questo insieme di scogli e grossi ciottoli si trova incastonata nella scogliera tra Vernazza e Corniglia.
Questa spiaggia di difficile accesso, deve la sua fama (oltre che per la particolare bellezza) agli anni settanta, quando diventa il ritrovo di un’attiva comunità Hippie. Gli abitanti del luogo raccontano storie più o meno fantasiose e realistiche su episodi accaduti su questa spiaggia durante quel periodo. Ancora oggi questo luogo è molto amato da nudisti e naturisti di tutto il mondo.
I luoghi appena descritti non sono ancora stati presi d’assalto dal turismo di massa che negli ultimi anni è cresciuto in modo smisurato. Ma se non vi bastano e desiderate ulteriore tranquillità, vi consiglio di avventurarvi alla scoperta di questa costa magica durante l’inverno (leggi il nostro articolo su come vivere il Mare in inverno)…