Mare e Venti: previsioni meteo per sport acquatici
Mare e venti: conoscerli, capirli, “leggerli”.
Continua la saga “meteo per l’outdoor” (qui la prima puntata). In questo articolo un focus sul meteo per gli sport di mare. Pensata principalmente per gli sport di pagaia (kayak, sup), questa lettura è utile anche per chi pratica water sports quali apnea, nuoto in acque libere, surf, subacquea, etc.
Non solo come leggere le previsioni, ma anche come capire il meteo una volta in mare e senza la tecnologia ad aiutarci.
1 Pianifica l’uscita (prima dell’attività)
Prima di andare in mare, o in generale prima di una qualunque attività Outdoor, consultiamo le previsioni. Spesso ci limitiamo a guardare se pioverà o se ci sarà “mare”. In realtà sarebbe opportuno analizzare qualche parametro in più. In questo articolo puoi trovare una mini guida da seguire per pianificare la tua uscita. In sintesi il concetto è:
- Dai un occhio alla sinottica per avere una visione d’insieme (io uso il Met Office)
- Consulta i modelli atmosferici (io uso Windy, super interessante le funzioni “meteogram” e “confronta modelli”)
- Consulta i modelli mare e venti (Lamma, mappe di Sinbad). Ricorda di guardare, sia per vento che per mare, intesnità ma anche direzione e ricorda che spesso i modelli sono espressi in UTC (Universal Time Coordinated), vanno quindi fatte gli opportuni aggiustamenti.
- Leggi un bollettino locale (per esempio quelli delle Arpa).
Ma per pianificare il meteo non basta guardare il meteo!
È molto importante conoscere la geografia del luogo in cui svolgeremo le nostre attività.
Tipologia di costa (stesse condizioni mare e venti, diversi effetti)
È molto importante sapere su che tipo di costa stiamo organizzando la nostra escursione o attività. Le stesse condizioni meteo possono generare effetti molto diversi su una costa rocciosa, sabbiosa o su una falesia.
Ecco alcun elementi da segnare sulla cartina
- Spiagge
- porti e/o ridossi naturali
- vie di fuga
Di vitale importanza conoscere l’esposizione dei versanti. Per esempio: un tratto di costa orientato a Sud -Est sarà ridossato in caso di Maestrale.
Non basta guardare le previsioni, queste vanno contestualizzate! Riportate sul territorio in cui prevediamo di svolgere le nostre attività.
2 Osserva e Naviga (durante l’attività)
Il compito del bravo meteorologo non finisce con l’inizio dell’attività.. anzi! Proprio qui comincia il bello. Dobbiamo capire: se le previsioni erano giuste e come si evolve il meteo durante la nostra uscita
Nostro compito sarà quindi confrontare quello che vediamo con quello che ci aspettavamo di vedere usando questi strumenti:
- Stazioni meteo
- Radar e satelliti
- Strumenti empirici
I primi due appartengono alla categoria del nowcasting, ne parliamo abbondantemente sempre qui. Abbiamo quindi due compiti: osservare e navigare con consapevolezza.
Osservazione di mare e venti
Quali sono gli strumenti empirici che ci permettono di calibrare e seguire l’evoluzione delle condizione di mare e venti?
È importante scansionare continuamente l’ambiente circostante e tutti gli elementi che possono darci indicazioni sulle condizioni nel tratto di mare in cui navighiamo, per es:
- Barche ormeggiate
- Bandiere
- Mare (raffiche, rinforzi, ridossi)
- Nuvole
- Crinali
Navigazione tenendo conto di mare e venti
È importante muoversi nell’ambiente tenendo conto della sua dinamicità. Navighiamo quindi:
- Rispetto al vento (consideranzo lo scarroccio)
- Rispetto alle Onde
- Il surf (onde al traverso e onde in poppa)
- Considerando i punti di imbarco e sbarco
- Le falesie
- I ridossi
E ricorda, anticipa! Se vedi una raffica che si sta avvicinando, preparati prima ad affrontarla. Se stai per girare un capo passando da una zona ridossata a una esposta fatti trovare pronto. Se il vento spinge contro una costa rocciosa assicurati di avere abbastanza mare sottovento. Se vedi una nuvola che si sviluppa verticalmente … trova velocemente riparo (cumulonembo = temporale)!
Di solito se ti accorgi di un fenomeno quando accade è troppo tardi.
La nostra personale capacità di capire cosa sta succedendo e cosa succederà (usando i nostri sensi e la nostra testa) è guidata dalla conoscenza e dall’istinto. Va allenata ed è lo strumento più potente che abbiamo a disposizione.
Autore: Luca Tixi, sea & outdoor coach// professional kayaker// Biologo Marino // Presidente di Outdoor Portofino