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Kayak Cinque Terre

Viaggio in Kayak in Liguria, dalle Cinque Terre a Portofino, i nostri consigli:

I nostri consigli su uno dei  viaggi in Kayak più belli d’Italia. Tappe, suggerimenti, distanze e highlights per un viaggio emozionante via mare attraverso la suggestiva costa ligure.

Pagaiando Da Portovenere a Camogli, passando per il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Promontorio di Portofino.

Giuseppe, riferimento nazionale del Sea Kayak in Italia, capo guide e istruttori di Outdoor Portofino vi farà battere il cuore a ritmo di pagaiate. Vi accompagnerà in questo viaggio in kayak attraverso i profumi del mare e della macchia mediterranea, gli accesi colori dei villaggi dei pescatori e la poderosa natura selvaggia e incontaminata.

Kayak Portovenere

Esplorare la Liguria in Kayak:  perché e quando?

In Liguria la primavera e l’autunno sono le stagioni perfette per trascorrere giorni in mare.
Le spiagge sono libere dagli ombrelloni, i suoni sono quelli delle onde e della natura.
La temperatura ideale permette lunghe pagaiate e l’aria frizzante e salutare della prima mattina invoglia l’attività fisica. Da non sottovalutare il fascino e la tranquillità dell’inverno.

Dai un occhiata al nostro articolo: “MARE D’INVERNO: 3 MITI DA SFATARE PER VIVERE LA COSTA LIGURE 12/12”

In questo video alcune immagini della Liguria vista dal Kayak!

Lo scorso gennaio, facendo questa pagaiata da Marinella di Sarzana fino a Genova Nervi, ho apprezzato molto il fatto di poter vedere in un’unica escursione la maggior parte delle bellezze della Liguria.
I kayaks del nostro gruppo erano i padroni indiscussi del mare visto che, oltre a una nave in entrata a La Spezia e un gozzo intento a pescare, avevamo incontrato solo gabbiani e cormorani.

Immancabilmente il bambino che è in me, dopo una giornata in acqua non vorrebbe tornare a casa, vorrebbe rimanere all’aperto vicino al mare pronto per ripartire il giorno dopo.

Questi sono i presupposti che mi hanno stimolato a sviluppare il viaggio in kayak della Liguria. Qui condivideremo con voi i nostri consigli.

Viaggio in kayak = Terra e Mare

Amo particolarmente unire alla parte marina del Sea Kayak quella terrestre come il bivacco notturno e la preparazione dei pasti.
Questo connubio è un modo per vivere lo spirito outdoor nella sua completezza riuscendo a connettere maggiormente i vari partecipanti tra loro e rendendo l’esperienza più appagante e completa.

Pagaiare in Liguria: itinerario consigliato

Il tratto di mar Ligure che consigliamo di esplorare si trova tra Genova e La Spezia con la possibilità di trascorrere diverse notti all’ aperto. Noi suggeriamo campeggio e/o bivacco, ma la costa Ligure è ricca di Agriturismi, B&B, e Hotel per tutti i gusti.

Qui un approfondimento su bivacco marino “DIETRO LE QUINTE EP6: UNA NOTTE OUTDOOR, KAYAK & SURVIVAL”

Sfruttare i percorsi di sola andata è il modo migliore per utilizzare il tempo a disposizione, ogni istante serve per vedere e vivere qualcosa di unico.
E’ stimolante, a fine esperienza, vedere quanta strada (acqua) abbiamo coperto utilizzando solamente le nostre forze.

La Costa Ligure “wild” vista dal mare:

La Liguria offre una moltitudine di scorci nascosti, visitabili solo dal mare.
Ci sono tratti di costa poco antropizzata, quasi incontaminati, poco conosciuti a chi non è avvezzo all’andar per mare. Iniziamo quindi questo viaggio in kayak virtuale:

Portovenere – Cinque Terre

Uno dei tratti più selvaggi, circa 5 miglia Nautiche senza paesi e costruzioni, si trova tra Portovenere e Riomaggiore. Lo scoglio del Ferale, riconoscibile dalla forma piramidale e dalla croce sulla punta si trova circa a metà percorso.
Le spiagge di ciottoli e sassi sono gli sbarchi più semplici e sono la nostra connessione diretta con la terra, con l’arenaria e la macchia mediterranea appena al di sopra.

Di grande valore emozionale sono le scogliere rosse di Tramonti, facilmente riconoscibili per il loro colore e la loro altezza.

Cinque Terre

Costeggiando nel tratto delle Cinque Terre, tra Riomaggiore e Monterosso è possibile ammirare le famose stratificazioni calcaree dove, scavate da vento e onde, sono presenti oltre 30 grotte di piccole e medie dimensioni. Mezzo miglio nautico divide Riomaggiore da Manarola (si pagaia sotto la famosa Via dell’Amore, attualmente chiusa, riaprirà nel 2023). Circa 1,5 miglia nautiche separano tra loro i paesi di: Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso.

Degno di nota il maestoso capo di punta Mesco con i suoi colori tendenti al rosso e le rocce verdi di serpentinite, è uno dei pochi ripari nella zona dal Libeccio.

Da Levanto a Santa Margherita Ligure

Superato il Promontorio si raggiunge Levanto, collegata a Bonassola e Framura, tra l’altro, da una splendida pista ciclabile (ne parliamo in questo articolo).

Le falesie mozzafiato e le piscine naturali tra Deiva Marina e Moneglia sono un’altra zona dove è d’obbligo dedicare del tempo all’esplorazione della costa e magari a far qualche fotografia artistica.

Dopo punta Manara procedendo verso ovest si raggiunge poi la Baia del Silenzio sul quale si affaccia Sestri Levante, in questo periodo dell’anno di fascino estremo. Notevole il tratto tra Chiavari e Rapallo e la baia di Prelo e Trelo (San Michele di Pagana, tra Rapallo e Santa Margherita Ligure).

Parco di Portofino: per noi il “Monte”

Proseguendo in direzione Genova incontreremo, dominante, il Promontorio di Portofino. Storicamente importante riparo per imbarcazioni provenienti da ogni parte del mondo, ma altrettanto insidioso. 18 relitti sono ancora presenti sommersi davanti alle alte scogliere della zona a Sud.

faro portofino kayak

Grazie all’istituzione dell’Area Marina Protetta di Portofino c’è la possibilità di entrare a stretto contatto con l’ambiente e la ricca biodiversità presente.
Lasciato Portofino e fino a Camogli saremo immersi nella natura, l’unico sbarco agevole sarà San Fruttuoso raggiungibile dopo 3 Miglia Nautiche.

Con i kayaks possiamo pagaiare nella zona C dell’Area Marina Protetta di Portofino a est ed a ovest del promontorio e lungo la zona B a sud (tra la Punta Faro di Portofino e Punta Chiappa).
L’unico divieto è quello di entrare nella baia di “Cala dell’Oro” ( Zona A). La baia, a forma di
V, si trova a ovest di San Fruttuoso (dove invece la sosta è d’obbligo per la visita dell’abbazia e del Cristo degli Abissi).

Se ti interessa approfondire, dai un occhiata all’articolo: “PARCO DI PORTOFINO IN KAYAK O SUP (PADDLE BOARD): I NOSTRI 4 SPOT PREFERITI

Pagaiando tra luoghi di interesse turistico mondiale.

Un viaggio in kayak non è solo natura. Oltre alla parte selvaggia si ha la possibilità di ammirare, dal mare, luoghi turistici di interesse mondiale. Molti dei quali patrimonio dell’umanità dell’ Unesco, questi gli imperdibili ( seguendo il nostro percorso da Est a Ovest):

  • Portovenere
  • Isole di Palmaria, Tino e Tinetto
  • le Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso)
  • Sestri Levante
  • Santa Margherita Ligure
  • Portofino
  • S.Fruttuoso e Camogli.

La possibilità di fare sosta e sentirsi nuovamente parte della società e armoniosamente immersi nell’architettura locale è una sensazione unica e speciale. Un pezzo di focaccia, un caffè o un piatto di trofie al pesto sul lungomare sono la ciliegina sulla torta e hanno un ulteriore impatto positivo sull’umore di chi pagaia da più giorni.

La permanenza a terra: mangiare e dormire

La sistemazione che preferisco per la notte è il campeggio tra ulivi e vigneti . Si ha la possibilità di gustare vini e cibi tipici a volte preparati da strutture con le quali collaboriamo, altre volte cucinati da noi stessi nel campo.

Quando si fa un viaggio in kayak una delle cose più rigeneranti è una camminata rilassante appena sbarcati.
Amo camminare ancora con l’abbigliamento da kayak, come un alieno che arrivato su un nuovo pianeta va in esplorazione. Molto spesso le persone si avvicinano per chiedere la nostra provenienza ed i nostri progetti di viaggio, fare conoscenza con i locali diventa spontaneo.

Per chi ha più tempo a disposizione e voglia di camminare / esplorare, consigliamo:

Quale attrezzatura serve?

In realtà non serve molto, e comunque molto meno di quanto uno possa pensare. Molta attrezzatura è trasversale per diverse attività outdoor:

  • tenda
  • sacco piuma
  • fornello
  • caschetto
  • Abbigliamento tecnico (adeguato alla temperatura dell’acqua per pagaiare e dell’aria per stare a terra). Vi ricordo il detto “non c’è freddo se si è adeguatamente equipaggiati

L’attrezzatura tecnica da kayak comprende

  • giubbotto salvagente
  • paraspruzzi
  • muta
  • scarpe da scoglio

Per motivi di sicurezza il kayak deve essere sit inside con gavoni stagni e cime perimetrali.

Ci si può aggregare alle nostre proposte multi day con la propria attrezzatura oppure noleggiando da Outdoor Portofino l’equipaggiamento necessario.

Questo viaggio in kayak è adatto per…:

Questa pagaiata è pensata per chi ha già esperienza di kayak e di vita outdoor, a chi è in buona forma fisica e di allenamento.

Persone che hanno già frequentato corsi FICK, BC, ACA di Livello 2-3 (o superiore) hanno la preparazione adatta per questo tipo di avventura.

 

Ricordo che in mare è meglio non avventurarsi se non si hanno le conoscenze adeguate o si è accompagnati da guide o persone di esperienza.
Chi volesse intraprendere questa navigazione in autonomia oltre alle capacità tecniche, si assicuri di avere una buona conoscenza dell’ambiente marino e della meteorologia.

Ok, ti è venuta voglia di partire per un viaggio in kayak, ma:

 

Autore: Giuseppe, capo guide e istruttori OP // guida kayak ISKA // amante del mare in tutte le sue forme!

 

 

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